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Valorizzazione delle Produzioni Animali di Razze Autoctone, Innovazione di Prodotto Biomedicale e Conservazione della Biodiversita Nelle Regioni Transfrontaliere Grecia - Italia (Valorizzazione delle Produzioni Animali di Razze Autoctone, Innovazione di Prodotto Biomedicale e Conservazione della Biodiversita’ Nelle Regioni Transfrontaliere Grecia - Italia)

Le direttive comunitarie pongono grande rilievo alle problematiche di salvaguardia della biodiversità animale, alla diversificazione e valorizzazione delle produzioni zootecniche attraverso la innovazione di prodotto e di processo.La caratterizzazione qualitativa e lo sviluppo di processi produttivi e di prodotti innovativi può avere rilevante importanza per il miglioramento della redditività dellallevamento e lo sviluppo della imprenditorialità, nonché per la tutela e la salvaguardia di genotipi autoctoni.La eradicazione per via genetica della scrapie ovina e caprina, oggetto di forte interesse da parte della Comunità europea, costituisce una ulteriore possibilità di valorizzazione delle razze autoctone attraverso una maggiore garanzia sanitaria delle loro produzioni.Le attuali esigenze di miglioramento della qualità delle produzioni animali, riferita alle caratteristiche intrinseche dei prodotti, riguardano non solo gli aspetti organolettici e sensoriali, ma investono principalmente le caratteristiche e le componenti con attività bio-funzionale e nutraceutica.Le condizioni oro-pedo-climatiche e socio-economiche che caratterizzano le zone interne dellEpiro e del Sud Italia non consentono lo sviluppo di un zootecnia redditizia di tipo intensivo.LEpiro (province di Arta, Ioannina, Thesprotia, e Preveda) è una regione prevalentemente montuosa. Ha una superficie di 920.300 ha, dei quali 475.220 ha sono sfruttati come pascoli per il mantenimento di una popolazione ovina di 946.563 capi, e caprina di 329.957 capi, sfruttata prevalentemente per la produzione lattifera. La popolazione di equidi ammonta a 2.566 capi.In Puglia, lallevamento ovi-caprino consta di circa 250.000 capi, di cui 223.000 pecore, a prevalente indirizzo latte. In particolare, per le province di Bari, Brindisi e Lecce, si riscontra una realtà a bassa redditività situata nelle zone marginali che, dal Nord barese si estende a sud verso la penisola Salentina, per oltre 100.000 ha. Nelle regioni transfrontaliere della Grecia e della Puglia, le produzioni lattiero-casearie e delle carni ovine e caprine risultano eterogenee e non presentano una connotazione commerciale ben definita.LEpiro è una regione esportatrice di carni ovi-caprine; la scarsa caratterizzazione e tipizzazione qualitativa delle carcasse limita il valore commerciale delle produzioni.In Puglia, la produzione locale della carne, concentrata in gran parte in corrispondenza delle festività di Natale e Pasqua, subisce la concorrenza di massicce importazioni, spesso di qualità scadente. Entrambe le regioni transfrontaliere hanno una forte tradizione nelle produzioni lattiero casearie ovi-caprine, ma le differenze, che pure esistono tra i diversi tipi di formaggio, non vengono esplicitate, anzi sono ignorate. Pertanto, i prezzi al produttore e al dettaglio sono a livelli modesti e similari a quelli dei prodotti standardizzati, di tipo industriale.La produzione della carne, di latte e di formaggio sono la sintesi delle risorse di un territorio - la razza, con le sue specificità genetiche; il pascolo, con le sue erbe ricche di sostanze aromatiche e funzionali per la salute umana; le tecnologie di allevamento e la tecnica casearia tipica della zona – e ne rappresentano appieno tutta la diversità.Lo studio e la definizione di questa diversità costituisce un punto di forza per il riconoscimento di un marchio di qualità per prodotti locali fortemente connotati, e per una migliore collocazione commerciale.Negli attuali schemi produttivi, la innovazione di processo e di prodotto risulta di notevole importanza in quanto costituisce stimolo per la diversificazione produttiva e per nuove iniziative imprenditoriali.Il latte di asina, attualmente non presente in commercio, presenta le prerogative per la definizione di un nuovo indirizzo produttivo volto allottenimento di un nuovo tipo di latte alimentare.Lo studio sulla caratterizzazione qualitativa del latte di asina e di capra, in termini nutrizionali e bio-funzionali, e la validazione clinico-medica delle sue proprietà, può costituire elemento di forza:- per un adeguato spazio commerciale dei due prodotti, per i beneficî diretti, in termini di salute e di condizioni di vita di particolari categorie di consumatori- per i beneficî indiretti sulla imprenditorialità delle filiere produttive e sulla occupazione.Lo studio su schemi di interventi riproduttivi risponde alla esigenza di aumento della consistenza e di conservazione delle risorse genetiche animali locali.Lindividuazione di interventi operativi mediante lapplicazione di tecnologie e biotecnologie riproduttive su riproduttori geneticamente resistenti alla scrapie risponde alla direttiva europea (Decisione 2003/100), che, nei suoi piani attuativi, andrà di pari passo con la qualifica sanitaria delle greggi e dei loro prodotti.Attività di FormazioneLa cooperazione nella preparazione di specialisti con alto profilo scientifico-professionale e lattenzione per gli scambi culturali ai fini del processo di internazzionalizzazione degli enti di ricerca rivestono particolare importanza a livello di Paesi transfrontalieri, accomunati da basi culturali, problematiche e interessi volti allo sviluppo di conoscenze e di tecnologie innovative nelle filiere delle produzioni animali e in campo bio-medico.Finalità del progettoIl progetto prevede attività di ricerca, di formazione dei ricercatori, di scambio di esperienze e di borse di studio sulla base di programmi comuni, mediante la cooperazione tra istituzioni di ricerca italiane e greche, con un approccio multidisciplinare alla tematica oggetto di studio, che vede il coinvolgimento di competenze zootecniche per le produzioni animali, di genetica e di biologia molecolare, di tecnologie di trasformazione dei prodotti, e di competenze mediche in campo pediatrico, immunologico, nutrizionistico,E diretto allo studio e alla risoluzione delle problematiche relative: ai diversi segmenti delle filiere produttive ovi-caprine, dallinfluenza alimentare sulla qualità del latte e dei suoi derivati e delle carni ovine e caprine, alla trasformazione del latte in prodotti commerciali monorazza e/o fortemente connotati; alla innovazione di prodotto e di processo per lottenimento del latte di asina; alla caratterizzazione del valore biofunzionale e nutraceutico del latte di capra e del latte di asina, alla loro valutazione clinico-pediatrica, immunologico-geriatrica e nutrizionistica, alla salvaguardia e conservazione delle razze ovine in via di estinzione.

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Details

  • 58.4%   496 187,50
  • 2000 - 2006 Greece - Italy (EL-IT)
  • Project on KEEP Platform
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